Newsletter SISET

Con la presente la Società Scientifica SISET (Società Italiana per lo Studio dell’Emostasi e della Trombosi) intende sottolineare l’importanza di una corretta informazione scientifica nell’ambito del dibattito attualmente in corso circa la presunta attività protrombotica dei vaccini anti CoViD19, ed in particolare del Vaccino Astra Zeneca. Riteniamo che alcune informazioni rilasciate da singoli presunti Esperti in materia, abbiano creato uno stato di confusione, recando danno alla professionalità e autorevolezza dei Clinici e dei MMG che sono chiamati a dare risposte certe e indicare percorsi diagnostici-terapeutici ben definiti e sicuri, generando sfiducia della popolazione sulla competenza della comunità scientifica nel promuovere la salute pubblica.

SISET, ritenendo di dover mettere a disposizione le proprie competenze, ha pertanto stilato un documento sull’argomento in oggetto:

Il 18 marzo 2021 l’European Medicines Agency (EMA) ha confermato che non vi è un incremento globale di eventi tromboembolici nei soggetti sottoposti a vaccinazione anti-COVID-19 con vaccino AstraZeneca, e che i benefici della vaccinazione continuano a superare i rischi di effetti collaterali. Pertanto, SISET conferma la raccomandazione già data a seguire i piani vaccinali predisposti dalle autorità (nazionale e regionali).

Sono stati segnalati rari casi di trombosi venosa cerebrale associati a piastrinopenia (con una incidenza di poco meno di 1 evento ogni milione di procedure) nei 14 giorni successivi alla vaccinazione. I casi, alcuni fatali, hanno riguardato spesso donne di età inferiore a 55 anni, circostanza che potrebbe essere legata sia a una maggiore rappresentazione di tali soggetti nel gruppo dei vaccinati sia alla epidemiologia di tale rara manifestazione trombotica, che appunto colpisce con maggiore frequenza questa categoria di persone. La rarità della manifestazione, sia nella popolazione generale, che nella popolazione vaccinata rende problematica ogni valutazione statistica.

Quindi, il nesso di causalità con la vaccinazione, anche se non escludibile, è assolutamente incerto e non vi è giustificazione per non aderire alla campagna di vaccinazione. Come noto, il COVID-19 è associato con certezza a un elevato rischio di ospedalizzazione, manifestazioni tromboemboliche e morte.

Non sono stati evidenziati fattori predisponenti nei rari casi segnalati e non risulta al momento un legame con circostanze quali storia pregressa di complicanze trombotiche, anomalie della coagulazione di tipo trombofilico e uso di estroprogestinici. Pertanto, con i dati disponibili tali soggetti non devono essere considerati una categoria a rischio. SI sottolinea che la mancata vaccinazione e il conseguente elevato rischio di contrarre l’infezione porterebbe ad un inevitabile aumento del numero di morti.

SISET quindi rafforza la raccomandazione precedentemente espressa a non assumere farmaci antitrombotici in occasione o dopo la vaccinazione, a meno che non siano già assunti per una prescrizione medica precedente e a non effettuare esami di laboratorio o strumentali prima o dopo la vaccinazione per monitorare un supposto rischio trombotico. Si fa, inoltre, presente che l’uso (specialmente se inappropriato) di eparina si associa a un incremento di eventi emorragici, potenzialmente pericolosi per la salute dei pazienti.

Si conferma la raccomandazione a prestare attenzione (come sempre e indipendentemente dalla pratica vaccinale) a sintomi evocativi di tromboembolismo quali edema o dolore agli arti, dolore toracico, difficoltà respiratoria, cefalea persistente, in particolare se associata a disturbi della visione o della parola o a disturbi motori. Bisogna inoltre prestare attenzione alla presenza di sanguinamento muco-cutaneo quale segno di possibile piastrinopenia.

Prof. Paolo Gresele
Presidente SISET