progetto
“Choosing Wisely”
scegliere le raccomandazioni che si reputano fondamentali
VAI AL SONDAGGIO
Chiusura del
sondaggio tra
Sondaggio
Scegliere le raccomandazioni che si reputano fondamentali, il nome e cognome sono richiesti solo al fine di verificare doppi voti generati dal sistema durante l'invio, le scelte del questionario saranno rese anonime
Evitare lo screening delle trombofilie ereditarie nei pazienti con trombosi provocate.
Evitare lo screening delle trombofilie ereditarie durante la fase acuta della trombosi.
Evitare la ripetizione dello screening delle trombofilie ereditarie.
Evitare l'utilizzo della TC dell'addome e/o del torace nei pazienti con TVP o EP non provocata al fine di escludere neoplasie occulte nei casi in cui non ci siano segni, sintomi o un esame obiettivo suggestivi per neoplasia.
Evitare l'esecuzione seriata di ecografie compressive degli arti inferiori per determinare la durata della terapia anticoagulante in pazienti con TVP (ad esclusione di pazienti inclusi in studi clinici).
Evitare di ricoverare i pazienti per il trattamento di TVP non complicate quando è possibile effettuare una terapia al domicilio.
Evitare l'esecuzione di esami radiologici in pazienti con sospetta TVP quando ci sia una bassa probabilità pre-test e il D-dimero sia negativo.
Non dosare il D-dimero nei pazienti con probabilità moderata o alta di trombosi, in particolare nei casi in cui ci siano altre comorbilità che giustifichino un'elevazione dei valori di D-dimero.
Nel sospetto di TEV, non dosare il D-dimero quando, in caso di valori elevati, si abbia già deciso di non eseguire indagini radiologiche per la presenza di comorbilità che giustifichino un'elevazione dei suoi valori.
Non eseguire analisi e/o terapie per HIT in pazienti con bassa probabilità di HIT.
Limitare il posizionamento di filtri cavali sia come profilassi di TVP primitive sia nei pazienti che non hanno controindicazioni alla terapia anticoagulante.
Evitare l'esecuzione di ecografia/doppler degli arti inferiori per la ricerca di TVP ricorrenti (omolaterali al precedente evento) in assenza di un precedente esame ecocolordoppler che mostri la risoluzione della TVP originaria.
Evitare l'esecuzione routinaria di ecografie di controllo in pazienti con TVP recente per valutare un progressivo miglioramento clinico.
Evitare la ricerca dei polimorfismi MTHFR C677T e A1298C nei pazienti con trombosi.
Non eseguire il tempo di emorragia nello screening delle malattie emorragiche.
Eseguire il test PFA-100 solo come esame di screening di un difetto dell'emostasi primaria.
Evitare l'esecuzione routinaria dell'aPTT nei pazienti in terapia con antagonisti della vitamina K (warfarin).
Evitare l'uso di Plasma Fresco Congelato o complesso protrombinico per la correzione di minimi allungamenti del PT in pazienti che non assumono warfarin, ad esempio in previsione di interventi chirurgici.
Evitare l'esecuzione di test di secondo livello in caso di allungamento di PT o aPTT prima di aver eseguito almeno un prelievo di controllo del valore alterato.
Evitare l'uso off-label del fattore VIIa ricombinante.
Evitare l'esecuzione routinaria dei tempi di coagulazione (per esempio PT e aPTT) in ambito pre-operatorio eccetto nei casi in cui ci sia una clinica suggestiva.
Non è necessario eseguire l'esame del midollo osseo nei pazienti con presentazione tipica per ITP, indipendentemente dall'età del paziente.
Nella valutazione dei pazienti con sospetta ITP non ci sono sufficienti evidenze a supporto dell'utilizzo routinario degli anticorpi anti-piastrine.
Nella valutazione dei pazienti con sospetta ITP non ci sono sufficienti evidenze a supporto dell'utilizzo routinario del dosaggio dei livelli sierici di trombopoietina.
Non sottoporre i pazienti con ITP a studi di cinetica piastrinica per decidere se sottoporli a splenectomia.
Non trasfondere con pool piastrinici i pazienti con piastrinopenia grave secondaria a distruzione periferica a meno di un sanguinamento a rischio vita o in caso di intervento chirurgico non procrastinabile.
Non trasfondere routinariamente con pool piastrinici pazienti con MDS (o altra patologia oncologica che determina ipoproduzione piastrinica) con piastrinopenia grave, a meno di un fattore transitorio come causa di piastrinopenia (es. chemioterapia) o di una diatesi emorragica clinicamente rilevante.
In pazienti con piastrinopenia grave e assenza di diatesi emorragica, rivalutare la conta piastrinica appena dopo il prelievo prima di iniziare o modificare una terapia.
Evitare il monitoraggio della terapia antipiastrinica.
Nei pazienti ospedalizzati cercare di evitare la ripetizione di PT e PTT se normali e in assenza di comparsa di diatesi emorragica o patologie cliniche che potrebbero determinare un'alterazione di tali test (es. sepsi e sospetta DIC).
La partecipazione agli studi clinici dovrebbe essere sempre discussa e/o offerta quando possibile.
Evitare il dosaggio plasmatico dei DOAC, se non in caso di intervento chirurgico non procrastinabile e prima di iniziare una terapia con inibitore specifico o altro farmaco emoattivo.
Evitare l'infusione di PFC in pazienti in terapia con DOAC, prima di un intervento chirurgico non procrastinabile.
Nei i pazienti che assumono DOAC con un ictus ischemico acuto, procedere con trombolisi se il livello plasmatico del DOAC è inferiore al limite di rilevazione o se l'ultima assunzione è stata precedente alle ultime 48 ore e la funzionalità renale è normale.
campo libero per proposta/e, fino ad un massimo di tre
INVIA